martedì 16 aprile 2024

Olbia

sorprendentemente turistica

Olbia
Affacciata sull'omonimo golfo, con l'ampio e profondo porto naturale con 2500 anni di storia, Olbia è con la stazione marittima dell'Isola Bianca l'approdo ideale da e per il Continente, da cui dista circa 250 km. (7/9 ore di navigazione; 5/6 ore circa con i traghetti veloci).
Giungendo dal mare il panorama colpisce per la singolare bellezza, che a sud vede la sagoma maestosa di Tavolara.
Mèta di flussi internazionali, incrementati dall'aeroporto Costa Smeralda, la città, in continua espansione, gravità attorno alle attività turistiche, ai traffici portuali e alle crescenti realtà del terziario e dei servizi.

Nonostante il nome (olbios=felice) richiami origini greche, sono più accreditate quelle fenicio-puniche (V sec. a.C.). In epoca romana la città fu un importante scalo commerciale con un attivo porto da cui partivano e arrivavano navi per il rifornimento di merci da e per la capitale. A partire dall'anno Mille Olbia compare con il nome di Civita come sede episcopale e come capitale del Giudicato di Gallura.
Nel XIV sec. passa sotto al dominio Aragonese con l'appellativo di Terranova, che detiene fino al 1939 quando ritorna a chiamarsi Olbia.

L'attuale immagine di Olbia, non più relegata a solo "posto di transito", poichè ha visto la riqualificazione del fronte urbano-portuale con una serie di opere pubbliche quali il Tunnel, il Museo Archeologico Nazionale e il Teatro, affacciato sul golfo, quest’ultimo caratterizzato dalle tipiche coltivazioni di cozze.
Il centro storico, adiacente il lungomare e il Porto Vecchio, si sviluppa attorno alla passeggiata di Corso Umberto, Piazza Margherita, Piazza Matteotti, con suggestivi angoli come il caratteristico quartiere di Sa Rughe; dal centro si dirama anche Viale Aldo Moro, moderna arteria commerciale che si collega con Arzachena e tutta la costa.
In centro si trovano la Chiesa di S. Pietro e Paolo, il Palazzo Municipale, la Biblioteca Comunale Simpliciana e l'ex-albergo Italia oggi Olbia Expò; a piedi si possono raggiungere anche le Mura Puniche, in Via Torino, le vestigia puniche ritrovate in Via Nanni, i resti dell'Acquedotto Romano, in Via delle Terme, e la splendida Basilica di San Simplicio, ex cattedrale del Giudicato di Gallura, in stile romanico edificata a partire dall'XI secolo e completata tra il secondo e il terzo decennio del sec. XII.

Nei dintorni interessanti le visite ai resti del Castello di Pedres, a sud della città verso Loiri (XII sec.) ai qui piedi sorge la Tomba dei Giganti di Su Monte de s'Ape (XVIII-XVI sec. a.C.).
Superando il cavalcavia ferroviario per Golfo Aranci, sono visibili alcuni tratti dell’Acquedotto romano di Sa Rughittula, edificato tra I e II sec. d.C, l'esempio meglio conservato in Sardegna tra quelli costruiti in epoca romana.
Continuando sulla stessa strada, verso nord, è la Fortezza nuragica di Cabu Abbas, adiacente all’omonima chiesetta campestre.
Dopo circa 3 km. lungo la litoranea per Golfo Aranci, a destra, il Pozzo Sacro di Sa Testa (II sec. a.C.).
A circa 5 km. da Olbia, verso l'entroterra, il Castello di Sa Paulazza (o Mont’a Telti) riconducibile all'epoca successiva alla riconquista dell'isola sotto l'Imperatore Giustiniano (534 d.C.).

Interessante la visita al Parco Fluviale del Padrongianus, all'uscita della città in direzione sud per Multa Maria, svoltando a destra dopo il ponte sul fiume omonimo. Il Parco è un sito di considerevole pregio naturalistico e paesaggistico, per la tutela e conservazione delle specie animali e vegetali, e presenta altresì un rilevante interesse anche dal punto di vista turistico.
Luogo ideale per piacevoli passeggiate all’aria aperta, trekking ed escursionismo leggero, tiro con l’arco, praticare canoa e kajak, noleggiare mountain-bike, osservare la natura e le numerose specie di uccelli presenti in forma stanziale o migratorie (“bird-watching”), partecipare a laboratori didattici per bambini e per adulti; partecipare a gare di nordic walking (con istruttori certificati ANWI), di tiro con l’arco (vi è anche un campo apposito), di kajak, organizzate da associazioni sportive locali.  Vi sono inoltre aree verdi adatte per il gioco dei bambini e per il pic-nic, oltre ad una piccola raccolta di opere scientifiche e di pubblicazioni promozionali del territorio. 


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