La Festa di Sant’Efisio
si svolge il 1° maggio e si protrae per giorni

Sono 360 con quella del 2016, le edizioni della Festa di Sant’Efisio, aggiudicandosi così il riconoscimento di una delle più storiche feste tradizionali della Sardegna, d’Italia e d’Europa.
Richiama ogni anno migliaia di fedeli e non da tutto il mondo e si svolge il 1° maggio per protrarsi per giorni, con appuntamenti che rievocano il santo guerriero che sconfisse la peste che stava decimando il popolo sardo.
Per questo, in sua memoria, il primo di maggio viene portata la statua di Sant’Efisio da Cagliari a Nora ripercorrendo il tratto di costa dove avvenne il suo martirio.
La vestizione della statua e la messa che si svolgono nella piccola chiesetta a lui intitolata, nel quartiere di Stampace a Cagliari è il momento più simbolico di apertura dei festeggiamenti.
Poi la processione, aperta dalle traccas (pesanti carri tirati da buoi ornati di fiori, nastri e arazzi colorati) con al seguito cavalieri, suonatori di launeddas, confraternite e autorità, seguite da donne e uomini in preghiera vestiti con i costumi e gioielli tradizionali della Sardegna.
In via Roma la processione vive il suo primo e più importante momento con sa ramadura, il lancio di petali di rose che diffondono fragranze primaverili nell’aria prima di cadere sul suolo e ricoprire la strada come in una sorta di tappeto.
La processione vedrà diverse tappe, in città e lungo il percorso che terminerà a Nora il giorno successivo.
La statua di Sant’Efisio rientrerà a Cagliari il quattro maggio lungo lo stesso tragitto, li rimarrà per tornare protagonista l’anno successivo, per un’evento che unisce cultura, fede e tradizione in un momento di festa tra suoni, profumi e colori.