mercoledì 24 aprile 2024

Itinerari nella storia

alla scoperta di nuraghe, tombe dei giganti e...

Itinerari nella storia
L’entroterra di Arzachena è ricco di monumenti preistorici, i quali, per alcune caratteristiche distintive di una specifica cultura del neolitico, rappresentano la cosiddetta cultura dei Circoli Megalitici o d’Arzachena (circa 3.000 a.C.).
La prima occasione di visita si trova a un paio di km. da Arzachena, procedendo lungo la statale 125 per Olbia e girando a sinistra all’altezza di un cartello presso il bivio per Cannigione, che conduce al Nuraghe Albucciu. Adiacente alla strada, su una lieve sopraelevazione che lo collega a vista con gli altri nuraghi della zona, la costruzione è a pianta semirettangolare con angoli arrotondati, addossato ad un masso granitico che ne costituisce gran parte delle mura di cinta. Il monumento, databile tra il 1300 e il 900 a.C., è ascrivibile sia alla tipologia a corridoio che a quella a tholos.

Alla stessa altezza, ma sul lato opposto della statale, una camminata di circa 20 minuti per una stradina sterrata conduce, dopo aver superato tre cancelli, al Tempietto Malchittu, databile intorno al 1200 a.C.. Costituito da un atrio e da una camera di culto è, tra le costruzioni nuragiche, unico nel suo genere in tutta la Sardegna.
Un po' spostato si trova un nuraghe semicrollato e più in basso una grande capanna circolare situata su uno spiazzo terrazzato.
Ancora oltre è visitabile un'imponente fortificazione definita Reggia Nuragica, che può essere meglio raggiunta accompagnati da persone esperte dato la natura del terreno e la distanza.

Da Arzachena, direzione Sant'Antonio di Gallura, 2 km dopo aver imboccato il bivio per Luogosanto, la segnaletica indica una svolta a sinistra che dopo 200 m. circa porta alla Tomba dei Giganti di Coddhu ‘Ecchju, sito in regione Capichera. Databile all'Età del Bronzo (ca.1600 a.C.), la tomba è formata da una esedra e da due celle, raggiungendo una lunghezza di 14,50 m., con una stele centrale in granito alta m. 4,04, la più alta conosciuta inquesto tipo di monumenti.

Proseguendo lungo la stessa strada, sulla destra, si giunge dopo circa un km. al Nuraghe La Prisciona. Ritornando sulla provinciale, e imboccando il bivio per Luogosanto, dopo circa 6 km. un segnale indica una deviazione a destra.
Percorsi 2 km., la sterrata si divide portando, a destra, verso la Tomba di Giganti di Li Lolghi, la più importante tra quelle galluresi, databile all'età del Bronzo. Situata su un altura che amplifica la sua maestosa sacralità, raggiunge una lunghezza di 27 m., con una esedra di 26 m. e una stele alta 3,75 m. La presenza di due vani nella parte posteriore ha fatto ipotizzare che in origine si trattasse di una allée couverte modificata in una fase successiva.
Tornando indietro e svoltando a destra alla biforcazione, si arriva ai Circoli di Li Muri, una necropoli di notevole importanza da cui deriva la Cultura dei Circoli di Arzachena o Cultura Gallurese. La necropoli, riconducibile al IV-III millennio a.C., si compone di quattro circoli adiacenti, ad anelli di pietre fitte, concentrici e con una cista funeraria centrale.
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